mercoledì 6 agosto 2008

Poesia d'amore: alla postina


Ho indirizzato mille e più

lettere al mio amore, ma tu

me le hai riportate tutte

indietro, e con distacco assoluto

hai aggiunto a penna, lì sotto:

destinatario sconosciuto.


Poesia d'amore: alla centometrista


Tu vivi correndo,

lo so, è il tuo mestiere,

ma mi rattrista lo stesso sapere

che il tuo record, che appare

imuperabile, risale a quando

ti provai a baciare.


Poesia d'amore: alla macellaia


Neanche camuffato

da rotolo d'arrosto

ma proprio sottocosto

come semplice frattaglia

hai esposto

sul bancone questo

povero mio cuore

che malauguratamente

t'ho donato.


Ahimé, ancora

è lì, invenduto.

Nessuno l'ha voluto.


Poesia d'amore: alla dattilografa


Mille

volte ti ho detto

delle

mie pene di cuore

per ore e ore.

E tu senza proferire

motto

hai sempre battuto tutto

in modo peraltro corretto

senza mai capire.


Poesia d'amore: alla poliziotta


So che non posso

ma passerei col rosso

purché tu mi notassi.

Così mi dovrai multare

per eccesso d'amore.


Poesia d'amore: alla donna cannone



Debbo incolparti

se d'amarti

non ho chance:

perché ad ogni mia

più timida avance

ti fai sparare via?


Poesia d'amore: alla conduttrice d'autobus


Ahimé, io non riesco

a dichiararti questo mio sentimento

che tu severamente

m'additi quella scritta incombente:

non parlare al conducente.


Poesia d'amore: all'editrice

Ahi, tu mi rendi amaro

lo scriver versi. Per pubblicar

queste rime non ti contenti dell'amor

che ti dichiaro.

Tu vuoi denaro.


Poesia d'amore: alla cacciatrice, ancora


Perdiana, amor, che mira
giacché a seguirti c'ero io
prudentemente, da lontano,
tu m'hai preso, per fagiano.

Poesia d'amore: alla pastora


T'anelo mentre belo
qual pecora dei tuoi greggi odorosi
l'amor per te che non ricambi

ma mi tosi.

Poesia d'amore: alla teleannunciatrice

Ahimé, che da ore

il mio amor vo cercando

col telecomando.


Poesia d'amore: alla cardiologa

No, ti prego,

non scambiar

questa passione mia

con la tachicardia.


Poesia d'amore: alla hostess


Su di un volo

per te normale,

intercontinentale,

t'ho sussurrato

dell'insopprimibile anelito

d'amor che m'avea colto

lassù tra i nembi, in alto.

Ma tu i sintomi del mio cuore

hai scambiato,

con gli effetti d’un vuoto

d'aria, e premurosa m'hai dato

subito

il sacchetto del vomito.


Tuttor

l'ho conservato, unico

pegno del tuo cuor,

sebbene usato.


Poesia d'amore: alla cameriera

Perché se chiedo pollo

solerte m'accontenti

mentre se invoco amor

m'offendi e mi tormenti?


Poesia d'amore: alla fioraia


Perché ti prendi
gioco di me? Sei senza cuore.
Se ti regalo un fiore
lo rivendi.

Poesia d'amore: all'infermiera


Scostumata mi tasta,

s'accosta e poi lesta

si discosta,

io le chiesi senza sosta

amor, non ebbi mai risposta

ma solo una supposta.


Poesia d'amore: alla gelataia


Il bacio che t'ho chiesto
no, non m'hai negato.
Ahimé, era soltanto
il gusto di un gelato.

Poesia d'amore: alla casalinga


Ah, visione divina:

tu tastavi una zucchina

dietro una sporta, nel negozio

di frutta e verdura, assorta.

Se solo avessi avuto più coraggio

t'avrei sussurrato: Portami con te,

sarò io quell'ortaggio.


Poesia d'amore: alla cacciatrice


Ho compreso a fondo quanto ti amo

appena udito il tuo dolce richiamo

ed è l'ultimo mio ricordo chiaro

prima del rumore dello sparo.

Poesia d'amore: alla conduttrice d'autobus


Ahimé, io non riesco

a dichiararti questo mio sentimento

che tu severamente

m'additi quella scritta incombente:

non parlare al conducente.


martedì 5 agosto 2008

Poesia d'amore: alla psicanalista


No, tra noi non potrà finire bene

or che m'hai disilluso amaramente.

Tu non provi l'invidia del mio pene

ma di ogni altro maschio vivente.

Poesia d'amore: alla pescivendola


Per te sarà forse diverso

ma io senza il tuo amore,

è giusto tu lo sappia,

vivo costantemente immerso

in un denso nero di seppia.


Eppure mi basta così poco

di te, quasi niente:

una scaglia iridescente,

o un tenue sentore

e posso seguir per ore

la tua traccia d'odore.