mercoledì 17 gennaio 2018

Poesia d'amore: alla manicure



Le mie mani ho allungato
per intrecciar le tue dita
lesta n'hai approfittato
per strappar una pepita

t’affidai come omaggio
l’intera mia vita
l’hai trattata anche peggio
di un'unghia incarnita.

domenica 14 gennaio 2018

Poesia d'amore: alla tennista



No, la volèe
non fa per me
se accorro sottorete
e il colpo a volo affino
è per ragioni inconsuete
solo per starti più vicino
ma quando infine del mio amor t’ho detto
hai chiuso il punto con un pallonetto.

sabato 13 gennaio 2018

Poesia d'amore: alla giudice


La condanna che m’hai comminato
m'appare un fardello spropositato:
indifferenza a vita, suona strano
stesso destino d’un ergastolano.

Eppure la sola colpa del mio cuore
è quella d’amarti, Vostro Onore.
Ma di questo non t'importa niente
anzi, la ritieni un'aggravante.

martedì 9 gennaio 2018

Poesia d'amore: alla giardiniera, ancora


Trepidante seme era l’amore
che t’ho affidato
di quale fiore
non sapremo, mai è germogliato.
Ma quanto l’hai concimato.



lunedì 8 gennaio 2018

Poesia d'amore: alla cantante lirica



Seduto da solo nel loggione
mentre tu canti ancora l'ossessione
d'un amor fino allo stremo negato
penso al mio, che tu stessa hai rifiutato
e ai molti fiori che ti getto
io solo, alla fine di ogni atto.
Ho speso una fortuna e ai tuoi acuti
mi ronzano le orecchie, ho tanto
sonno e male ai piedi, ho finito,
per applaudirti risparmi e ferie
sto ormai per esser licenziato
perciò raccolgo i fiori dal bidone
in cui li butti senza compassione
per la prossima rappresentazione
chissà dove sarà, e chissà quando.
Eppure se all'uscita m'attardo e aspetto
al sol vedermi corri via emettendo
quel che mi pare un divino do di petto.

Poesia d'amore: alla fotografa



No, ti prego, non scattare
la foto-tessera del mio dolore
giacché schernisci questo sentimento
non riesco più a frenare il pianto
eccomi qui, in posa da ore
lacrimante, senza amore.
Oppure scatta, così il mondo avrà
prova della tua crudeltà
sulla mia carta d’identità.

Poesia d'amore: alla filosofa



Ahimé, tutto questo mio amore
nella tua analisi ermeneutica
si rivela essere un mero errore
esecrabile pure in chiave estetica

così in questa tua cupa ontologia
me stesso svilisci a mera parvenza
e anche delle gemme che ti donai
affermi la perfetta trascendenza.



domenica 7 gennaio 2018

Poesia d'amore: alla barista



Vorrei averti detto
d'abbracciarmi stretto
eppoi di darmi otto
centomila baci
perché tu mi piaci.
Ma chiesi un chinotto
e lo bevvi tutto
restandomene zitto
eccetto
per quel dolce rutto
che tentai invano
di modulare in "ti amo".

Poesia d'amore: all'etologa



Ammettiamolo, per favore,
è una condizione imbarazzante:
t'ho aperto fiducioso il mio cuore
esprimendo il mio sentimento
senza ricorrere a trite parole
invocando amor prima ancor che sesso
ma tu studiando il mio comportamento
hai scritto un volume che adesso
va a ruba in ogni libreria
in cui compari alla mia
condotta il corteggiamento
d’un gorilla in calore
che con te fece lo stesso
ma ebbe più successo.


Poesia d'amore: alla commessa



Se ozio davanti al tuo negozio
lo sai, per me è uno strazio
mi contento, pur d'averti vicina,
di sbirciare di là dalla vetrina
da quel giorno in cui implorai il tuo amore
ma per un malinteso o per errore
il mio atto hai vissuto come affronto
e detto no anche a un modesto sconto.








Poesia d'amore: alla poetessa


Oh tu che puoi su foglio
trasfigurare in versi
i più controversi
moti dell'anima e del cuore

oh tu che sai al meglio
disporre in rima
a volte anche baciata
l'amor di chi non t'ama o t'ha amata

oh tu cui non ispira niente
manco uno straccio di sonetto
l'amore di chi t'ama nel presente
come il sottoscritto.


martedì 2 gennaio 2018

Poesia d'amore: alla psichiatra



Pazzo certo, ma d’amore
a te m’ero dichiarato
però tu senza capire
hai chiamato un infermiere
che m’ha subito internato.

Poesia d'amore: alla pianista


Non puoi saper che strazio, che tormento
per un uomo tanto pregno d'amore
lasciato infine ogni sogno o speranza
da questa mia mia solitaria stanza
ogni giorno ancora io ti sento
esercitare per ore e ore.
Mai ti parlai, e non me ne vanto
altrimenti avresti forse capito
quanto ti brami, e almeno ogni tanto
magari per sbaglio cambiato spartito.

Poesia d'amore: alla bibliotecaria



Nei volumi che gestisci
molti amori filan lisci
dopo qualche turbolenza
poi si scioglie l'astinenza.
Ma se un verso ti declamo
per convincerti che t’amo
il mio impegno è sempre vano.
Mi rispondi con la mano
e austero è il tuo richiamo
al silenzio, a fare piano.


Poesia d'amore: alla cuoca



Amaro mi pare ogni tuo piatto
poiché me l'imbandisti senza amore
o forse, e l'effetto è uguale,
giacché abbondasti assai di sale

Poesia d'amore: alla soldatessa


Nell'estasi della danza
provai a cingerti stretta
ma mi tenesti a distanza
con la baionetta.
Preferisci fare la guerra
a fare l'amor,
strisciare pancia a terra
nel rombo
del cannone. E nel corpo
a corpo, ahimè, soccombo.

lunedì 1 gennaio 2018

Poesia d'amore: alla borseggiatrice


Povero me, tu m'hai rubato il cuore
per rivenderlo a un ricettatore.



Poesia d'amore: alla pescatrice subacquea



Tra i flutti del mare cangiante
nel riflesso che a tratti abbacina
ricercavo un tuo bacio innocente
m'infilzò la tua fiocina.

Diciamo pure che fu un errore
ma in ogni caso non mi pare bello
scoprire che tutto il mio amore
non sai distinguere da un nasello.


Poesia d'amore: alla manager



Non ebbi amore, ma neppure rispetto
da te che indifferente m'hai rifiutato
solo perché per il mio affetto
hai detto
non trovi posizionamento di mercato.

Poesia d'amore: alla valletta televisiva


Nel costume succinto che ti strizza
la tetta
apparentemente inetta
nell'eloquio, costretta
a un mezzo
sorriso forzato per ore e ore
non sai quanto ti vorrei amare
rubandoti alla volgarità cerimoniale
d'un presentatore.
Ahimè, così distratto
esaurii il tempo della domanda finale
e ho perso tutto.


Poesia d'amore: alla pediatra


Ohimè, che per amarti pienamente
ridestai in me il sopito bambino
ma tu m’hai poi deriso crudelmente
a causa dell'esiguo pisellino.


Poesia d'amore: alla dentista



Mi legò a te il dolce dolore
d'un amore non ricambiato
ma tu lo scambiasti per l'effetto
d'un molare cariato di brutto.
E così fu cancellata ogni passione
mediante semplice otturazione.

domenica 31 dicembre 2017

Poesia d'amore: alla gioielliera



Ho acquistato una duplice cornice
d'argento, e la tua foto vi ho inserito
accoppiandola alla mia effige infelice
ma tu non hai capito.

E una collana d'oro e di rubini
dal velluto posai al tuo collo ambito
in dono, e pagai molti quattrini,
ma tu non hai capito.

E un anello coi diamanti
come pegno del mio sentimento
ti comprai, in contanti,
ma non capisti ch'era di fidanzamento.

E ordinai la fede nuziale
e calibrai la misura al tuo dito
incidendovi il tuo nome fatale
ma tu non hai capito.

Però anche in quest'ora inclemente
a te che a pari non capire niente
che abbia a che vedere col mio cuore
dico che ti starò sempre vicino
finché non mi darai un po' d'amore
o almeno uno scontrino.


sabato 30 dicembre 2017

Poesia d'amore: alla tassista



Salii e ti chiesi: Portami pure
dove ti pare
basta che sia
nei pressi del tuo cuore.
Ma il tuo girovagare
per la stessa via
ore e ore
senza meta apparente
mi rende ormai evidente
che il mio amore non è nel tuo stradario
così nel mio destino solitario
mai ti potrò sedurre.
E il tassametro corre.

giovedì 28 dicembre 2017

Poesia d'amore: alla benzinaia



Nell'ansia di bruciare
carburante
per poterti rivedere
sono rimasto a secco, distante
dal tuo cuore
almeno quanto
da un distributore.

Poesia d'amore: alla oculista


Dardi d'amore
balenano dai miei occhi
quando appari e mi fissi
così vicina, che quasi mi tocchi.
Poi, prima di fuggir via
come se mai ti fossi palesata,
algida sentenzi: miopia
e torni ad essere un'ombra sfocata.


Poesia d'amore: alla giardiniera


Ahimè, folle d'amore
t'ammiravo lavorare
dal fondo d'una fitta siepe
che m'escludeva dal tuo sguardo
indagatore
così ben mimetizzato
che tu, infine, m'hai potato.

mercoledì 27 dicembre 2017

Poesia d'amore: all'interprete


Trasli al volo parole 
da una lingua all'altra, eppure la mia
dichiarazione d'amore 
dici di non capire
in che lingua sia.
Ed è strano,
giacché anch'io, come te,
parlerei italiano.

Poesia d'amore: alla suora



Ahi, come oso
esser geloso
del tuo Divino Sposo?
Sì, Lui è perfetto
ma vale forse meno
al Suo cospetto
peraltro divino
il mio amor terreno?
Ahimè, tu non rispondi affatto
e il perché del tuo silenzio è noto
giacché pure di quello hai fatto voto.

Poesia d'amore: alla necrofora



Ahimè, mi sento in croce
poiché la tua feroce
indifferenza
mi farà morir d'amore.
Bel modo davvero
di procurarsi il lavoro.

Poesia d'amore: alla bancaria


Convincerti del mio sentimento
dimmi come posso,
se t'interessi a me
solo per il mio conto in rosso.

No, proprio non merito
che tu ignori il mio anelito
d'amor, or che di te m'infatuo,
negandomi amore e mutuo.

Poesia d'amore: all'attrice


Ho scritto per te un copione
nel quale con passione
unisci al mio il tuo amore.
Ma poi nella rappresentazione
non lo sapesti affatto recitare
e il pubblico stava lì, a fischiare.


martedì 26 dicembre 2017

Poesia d'amore: alla fisioterapista



Ohimè, il mio vago amor
si trasmuta in amarezza
in questa cupa ora
senza la tua carezza che mi sfiora
il mio cuor si spezza
e la lombalgia peggiora.


Poesia d'amore: alla bagnina


Annaspo un poco al largo solamente
per trovarmi a te avviluppato
tra le tue forti braccia m'abbandono
e sarei contento persino
di morire, mentre mi baci e piano
il tuo torrido respiro io sento
dentro di me insufflare
come alito d'amore.
Ahimè, dopo il quinto annegamento
con cui t'ho corteggiato
tu non m'hai più salvato.

lunedì 25 dicembre 2017

Poesia d'amore: alla maestra elementare


Se soltanto io potrei
non sai quanto t’amerei.

Magari fu emozione
certo non colpa mia
per la troppa passione
sbagliai l'ortografia
una svista idiomatica
contro la grammatica
così per quell'errore
nel dichiararti amore
alfine m’hai costretto
a inghiottire il foglietto
su cui l'avevo scritto.

Tu dici, ma mi par strano,
che sia metodo steineriano.


sabato 15 ottobre 2016

Poesia d'amore: alla pasticciera


Il mio cuore è un bignè
ripieno d'amore per te
l'hai farcito, ma lo rifiuti
l'assaggiasti, ora lo sputi.

Poesia d'amor: alla pubblicitaria


Ahi misero me, che male
m'infliggi se il mio amor
volgi a fine commerciale
per questo soffro ognor

ma ancor ti dono rime
che poi trovo impiegate
a reclamizzar concime
o sogliole impanate.

mercoledì 6 agosto 2008

Poesia d'amore: alla postina


Ho indirizzato mille e più

lettere al mio amore, ma tu

me le hai riportate tutte

indietro, e con distacco assoluto

hai aggiunto a penna, lì sotto:

destinatario sconosciuto.


Poesia d'amore: alla centometrista


Tu vivi correndo,

lo so, è il tuo mestiere,

ma mi rattrista lo stesso sapere

che il tuo record, che appare

imuperabile, risale a quando

ti provai a baciare.


Poesia d'amore: alla macellaia


Neanche camuffato

da rotolo d'arrosto

ma proprio sottocosto

come semplice frattaglia

hai esposto

sul bancone questo

povero mio cuore

che malauguratamente

t'ho donato.


Ahimé, ancora

è lì, invenduto.

Nessuno l'ha voluto.


Poesia d'amore: alla dattilografa


Mille

volte ti ho detto

delle

mie pene di cuore

per ore e ore.

E tu senza proferire

motto

hai sempre battuto tutto

in modo peraltro corretto

senza mai capire.


Poesia d'amore: alla poliziotta


So che non posso

ma passerei col rosso

purché tu mi notassi.

Così mi dovrai multare

per eccesso d'amore.


Poesia d'amore: alla donna cannone



Debbo incolparti

se d'amarti

non ho chance:

perché ad ogni mia

più timida avance

ti fai sparare via?


Poesia d'amore: alla conduttrice d'autobus


Ahimé, io non riesco

a dichiararti questo mio sentimento

che tu severamente

m'additi quella scritta incombente:

non parlare al conducente.


Poesia d'amore: all'editrice

Ahi, tu mi rendi amaro

lo scriver versi. Per pubblicar

queste rime non ti contenti dell'amor

che ti dichiaro.

Tu vuoi denaro.


Poesia d'amore: alla cacciatrice, ancora


Perdiana, amor, che mira
giacché a seguirti c'ero io
prudentemente, da lontano,
tu m'hai preso, per fagiano.

Poesia d'amore: alla pastora


T'anelo mentre belo
qual pecora dei tuoi greggi odorosi
l'amor per te che non ricambi

ma mi tosi.

Poesia d'amore: alla teleannunciatrice

Ahimé, che da ore

il mio amor vo cercando

col telecomando.


Poesia d'amore: alla cardiologa

No, ti prego,

non scambiar

questa passione mia

con la tachicardia.


Poesia d'amore: alla hostess


Su di un volo

per te normale,

intercontinentale,

t'ho sussurrato

dell'insopprimibile anelito

d'amor che m'avea colto

lassù tra i nembi, in alto.

Ma tu i sintomi del mio cuore

hai scambiato,

con gli effetti d’un vuoto

d'aria, e premurosa m'hai dato

subito

il sacchetto del vomito.


Tuttor

l'ho conservato, unico

pegno del tuo cuor,

sebbene usato.